domenica 26 aprile 2015

ATLETI NONSPORTIVI SENZA FRONTIERE

Per Par Condicio, dopo aver verificato il comportamento di un maestro/giudice prima FIDS e ora FIDA, avendo peraltro ricevuto una segnalazione interessante, abbiamo deciso di analizzare se per gli atleti la situazione fosse diversa.

Ma ahimè, ci siamo accorti che:
                                                   “Se non è zuppa, è pan bagnato.”

Nelle gare Under 21 un atleta prima FIDS e ora FIDA ha ballato pur avendo compiuto già 22 anni, ma in FIDS non va meglio, poiché un’atleta di 28 anni balla nella 35/45, mentre il partner più giovane dovrebbe avere almeno 30 anni.

Insomma anche nel caso degli atleti, non è dove ti tesseri che è indice di sportività. Certamente il comportamento è più grave all’interno della FIDS, essendo la Federazione sportiva riconosciuta dal CONI e quindi dallo Stato.

Inoltre il fatto che l’atleta sia iscritta nella società che usa lo stesso cognome del Vice presidente FIDS, e fratello del tecnico della società, dà al fatto un risalto ancora più negativo, lasciando spazio a pensieri tutt’altro che sportivi.

Se per giunta poi il dirigente gira per l’Italia per farsi campagna elettorale per le prossime elezioni, aspirando forse a divenire il Presidente FIDS, la situazione appare proprio molto disastrosa, poiché si rischierebbe di passare:
DI MALE IN PEGGIO




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lunedì 6 aprile 2015

IL LUPO PERDE IL PELO…

Dopo il nostro post E LA CHIAMARONO TRINITA’, nel gruppo Facebook “La Verità” si sono susseguite giornate di discussioni piuttosto roventi, ma comprensibili in un paese dove c’è la Libertà di Pensiero e di Espressione.

Dal canto nostro ribadiamo che il nostro intento non è mai l’attacco alle persone, bensì noi ci occupiamo dei comportamenti inerenti la danza sportiva, cercando di offrire un’informazione non di parte e sempre basandoci su documenti e fatti, che rendono oggettivo quanto sosteniamo.

Nello specifico abbiamo voluto analizzare se un tecnico/giudice FIDS/WDSF passando ad operare come maestro/giudice in gare FIDA/WDC cambiasse come d’incanto i propri comportamenti.

Come da copione, abbiamo dimostrato che il tecnico votava in modo “favorevole” le proprie coppie in FIDS e le ha continuate a votare in modo favorevole, anzi aumentando la dose e danneggiando anche i concorrenti diretti, come maestro in FIDA.

Riteniamo che l’intervista fatta al maestro Adalberto Dell’Orto, in merito di giudici e giudizi spieghi in modo chiaro, qualora ce ne fosse la necessità, come si comportano i maestri che giudicano.

Il maestro dichiara:
“In base alla mia esperienza i giudici onesti sono una stragrande minoranza e, capita spesso,  che il giudice onesto quando inizia la carriera, nell’arco di poco tempo, si adegui al sistema e diventi disonesto.”

L’intervistatrice chiede allora:
“Mi scusi, ma non crede di essere un po’ troppo lapidario? Lei ha sicuramente una grande esperienza, ma quando parla di stragrande maggioranza, mi sento poco d’accordo. Le assicuro che vi sono molti giudici onesti, volenterosi, appassionati. Sono sicura che li avrà conosciuti anche lei ?"

Risposta:
“Certamente, ma gli interessi che girano attorno alla coppia sono troppi!
Il primo e più importante è di tipo economico. La coppia procura denaro e ciò non guasta mai.
Se la coppia è valida, il nome del maestro e al tempo stesso del giudice o maestro sale nella scala dei valori provinciali, regionali e poi nazionali. Il nome in breve tempo è conosciuto da tutti.
Quando una coppia è brava e si aggiudica delle competizioni la gente, si chiede con quale maestro fa lezione, a quale club appartiene, da dove viene, da quanto tempo balla, i costi, ecc."

L’intervistatrice ribadisce:
“In tutto questo non vedo nulla di particolarmente grave. Chiedersi quale sia il nome del maestro o della scuola che ha preparato una coppia di campioni, mi sembra più che legittimo. Perché lei parla di disonestà?”

Risposta:
“Lei mi chiede chi sono i giudici disonesti. Le risponderò che ne esistono di diverse specie ed ora cercherò di farne un elenco.
Vi sono coloro i quali votano bene la propria coppia, anche se non lo merita, solo perché hanno paura di perderla.
Altri che si mettono d’accordo con i colleghi: tu aiuti me, io aiuto te.
Ci sono quelli che votano bene la coppia appena strappata al collega, mentre altri votano male la coppia che fino al giorno prima apparteneva al loro club solo perché è passata ad un altro maestro o altra ASA.
Ve ne sono che con giri di parole, fanno capire di votare tizio o Caio, mentre alcuni, molto sfacciatamente, spudoratamente e senza nessuna vergogna, passano dei bigliettini con scritto il numero di gara delle loro coppie."


Giusto per concludere l’argomento l’intervistatrice chiede:
“Tutto ciò di cui parla vale anche in campo internazionale?”

Risposta:
“In campo internazionale le cose non cambiano. Lo ammetto: è vergognoso e scandaloso, ma è così! Il sistema e l’ambiente sono questi.”


Insomma signora Caterina, non ci sembra proprio che la reggia in cui vive e vuol farci credere sia il “Paradiso della danza ARTISTICA”, ma usando un Ente di Promozione SPORTIVA, con dei maestri che non vogliono essere dilettanti, perché li indottrinate che sono professionisti, però quasi nessuno ha una Partita IVA…

Consigliamo ai ballerini di ballare e ai maestri di operare dove liberamente credono, ma non si aspettino che cambiando una sigla cambino i comportamenti, poiché come dice un vecchio detto:

IL LUPO CAMBIA IL PELO, MA NON IL VIZIO

e la danza ha ancora un lungo percorso da fare per diventare una disciplina artistico/sportiva CREDIBILE, questa è l’unica soluzione all'attuale disastrosa situazione, ma ottenibile solo con competenza e umiltà.
Al momento la prima manca a chi dirige la FIDS e la seconda a chi dirige la FIDA.

Naturalmente è solo la nostra modesta opinione, basandoci sui dati raccolti e analizzati…

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